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Pubblicato sabato 11 Aprile, 2020
Rilassati, raccogliti, allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto.
(Italo Calvino)
Stai attraversando una strada e vedi sopraggiungere una macchina o ne senti anche solo il rumore: prima ancora di concepire un pensiero i muscoli delle tue gambe e del tuo tronco si sono già contratti. Ci hai mai fatto caso?
Si tratta di un meccanismo molto antico che serve per predisporci alla fuga. Ogni emozione, ogni pensiero, ogni percezione si correla ad una modificazione del tono muscolare. Edmund Jacobson, l’ideatore del Rilassamento Muscolare Progressivo, ha misurato con registrazioni elettromiografiche questo fenomeno, che ha definito “adattamento per la sopravvivenza”.
Il tono muscolare è la tensione attiva nella quale si trovano costantemente le strutture muscolari. I muscoli a riposo sono attraversati da una leggera tensione; un aumento o una diminuzione di questa determinano un iper o un ipotono.
Le strutture neuronali che regolano il tono muscolare e quelle che regolano la realtà emotiva sono connesse tra loro e si influenzano reciprocamente. Quando abbiamo problemi o preoccupazioni il risultato di questa stretta relazione può esprimersi in termini di stress, di forti tensioni che ci provocano uno stato di disagio quotidiano con ansia e/o sintomi fisici quali ad esempio gastrite, colite, cefalea, dolori in vari distretti del corpo, e persino squilibri posturali.
Con il Rilassamento Muscolare Progressivo di Jacobson possiamo sfruttare a nostro vantaggio l’interazione tra emozioni e tensioni muscolari, imparando a ridurre e gestire queste ultime e ad estendere questo risultato al nostro stato mentale, ai nostri pensieri e alle nostre emozioni.
L’obiettivo del Rilassamento Muscolare Progressivo è rendere la persona capace di gestire nelle attività quotidiane le proprie tensioni, a livello muscolare e mentale.
Questa abilità viene sviluppata progressivamente in un training di apprendimento, attraverso una serie di fasi ed esercizi che rendono l’individuo in grado di percepire:
I benefici si sentono fin dalle prime fasi del training. Praticando il Rilassamento Muscolare Progressivo si riesce a ritrovare uno stato di distensione muscolare e mentale, e questa abilità si affina sempre di più con la pratica.
La tecnica di Jacobson non presenta controindicazioni e può essere praticata in qualsiasi luogo e ad ogni età.
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G.F. Goldwurn, D. Sacchi, A.Scarlato, Le tecniche di rilassamento nella terapia comportamentale, Franco Angeli 2003